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Editori

Il Giornale della libreria raccontato dalle immagini: 1929-1933

di Denise Nobili notizia del 26 marzo 2019

In occasione dei 150 anni di AIE – Associazione Italiana Editori, abbiamo voluto dare nuova vita ad alcune delle pagine più belle e interessanti del «Giornale della libreria», house organ dell’Associazione che dal 1888, anno della sua nascita, vuole essere punto di riferimento per chi lavora in editoria e nell’industria del libro.
Periodicamente pubblicheremo notizie, curiosità, scansioni di pagine, e stralci di articoli tratti dai volumi storici del giornale, che bene rappresentano la storia editoriale del nostro Paese e che ci sembra possano essere di interesse per il pubblico. Potete già consultare una selezione di alcune illustrazioni e pubblicità nei primi anni di attività del Giornale: dal 1888 al 1897dal 1898 al1905dal 1906 al 1912dal 1913 al 1920, dal 1921 al 1928.
Di seguito trovate invece una gallery con illustrazioni e pubblicità, contenute nei volumi del «Giornale della libreria»  dal 1929 al 1933.



Sfogliando le pagine di archivio di questi anni, la parola «crisi» appare spesso, ma sempre più simile a uno scongiuro: numerosi sono gli appelli degli editori e da parte del governo a credere nel libro italiano, capace di trainare il mercato. Soprattutto nel 1929-30, si punta molto a un mercato ancora insondato come quello estero e in particolare americano, visto come possibile luogo in cui il libro in lingua italiana avrebbe potuto destare l’interesse di tutti gli italiani emigrati. In questa direzione vanno le numerose mostre del libro temporanee o permanenti all’estero che vengono allestite in questi anni dal regime.

Sono inoltre anni in cui per la prima volta l’editoria italiana si trova a fronteggiare un nuovo ostacolo nella pubblicazione: la censura fascista. Ciò che spesso fa la differenza è quindi il rapporto dell’editore col governo, l’attenzione nella pubblicazione di temi delicati, e sempre più spesso sarà la predilezione per opere e autori italiani.

In questo clima difficile, grazie anche ai rapporti col regime e all’ottenimento del monopolio nazionale della stampa del libro di Stato, Mondadori in pochissimi anni diventa il primo editore in Italia per la produzione di libri scolastici. Col benestare del governo, la casa editrice inizia a costruirsi una sicurezza economica che gli permette negli anni successivi di sperimentare maggiormente di altre realtà.

Per Mondadori sono anni di rinnovamenti interni e, proprio con l’arrivo di Luigi Rusca in casa editrice, anche di imprese editoriali dirette al grande pubblico che ne decreteranno definitivamente il successo imprenditoriale. Nel 1929 nascono I libri gialli, che avranno un successo enorme e fuori da ogni previsione. Nel 1930 è la volta dei Libri azzurri, nel 1932 di altre nuove collane: I libri neri, dedicata completamente alle opere di Georges Simenon, I libri verdi, dedicati ai «drammi e segreti della storia» e I romanzi della palma, che porta in Italia  «opere di letteratura contemporanea straniera in ottime traduzioni». Nel 1933, nonostante le poche simpatie del regime per gli autori stranieri, Mondadori si spinge ancora più in là con Medusa, collana di prima importanza storica, che avrà il merito di portare in Italia alcuni capolavori tradotti da nomi come Montale, Pavese, Alvaro, Vittorini.

Soltanto tre anni prima, nonostante il regime fascista dissuadesse gli editori dalla pubblicazioni di opere straniere tradotte, nascono alcune collane interamente dedicate agli scrittori stranieri. È il caso di «Scrittori di tutto il mondo» della casa editrice Modernissima e di «Narratori nordici» di Sperling & Kupfer, collana questa curata da Lavinia Mazzucchetti che ebbe un importante contributo nell’importazione nel nostro Paese in particolare di autori tedeschi, missione poi continuata in Mondadori.

Si tratta di una fase fondamentale per l’editoria, un momento in cui gli editori si accorgono del potenziale offerto dal grande pubblico, disposto a comprare con periodicità dei libri d’intrattenimento o per il solo piacere di leggere. Come mostrano le fotografie di questa gallery, gli editori seguono a ruota l’iniziativa mondadoriana, proponendo a loro volta collane a tema. Sono anni in cui fioriscono collane di ogni tipo e per ogni tipologia di pubblico, tra le quali è almeno bene segnalarne una per l’importanza che ebbe nella storia dell’editoria per bambini e ragazzi: la Scala d’oro, pubblicata dalla torinese UTET a partire dal 1932, una collana di classici per l’infanzia illustrati: verranno pubblicati 92 volumi, suddivisi in otto serie graduate dai 6 ai 13 anni.

L'autore: Denise Nobili

Laureata in Filologia, mi sono poi specializzata e ho lavorato in comunicazione, approdando infine al Master in Editoria della Fondazione Mondadori. Oggi mi occupo di editoria digitale e accessibilità in Fondazione LIA, e collaboro col Giornale della libreria. Sono interessata a tutto ciò che è comunicazione della cultura, nuovi media, e mi affascinano gli aspetti più pop e innovativi del mondo del libro.

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