L’editoria italiana (ma anche le librerie) in questi anni sono state aiutate ad affrontare la crisi dalla tenuta e dalla crescita del mercato ragazzi: un mercato che nei canali trade valeva il 16,7% nel 2015 e oggi raggiunge il 18,1%. Lo stesso è avvenuto con la crescita dell’export: il 49% dei diritti venduti nel 2016 erano di libri per bambini, nel 2017 (dato ancora provvisorio) raggiunge il 49%. E anche nelle coedizioni assistiamo a un processo analogo: dal 57,7% di coedizioni che riguardavano libri per l’infanzia nel 2017 si è passati al 70,6%. Il mercato ragazzi italiano (escluso YA) è andato meglio rispetto alla media del settore perché gli editori hanno sviluppato collane, autori, illustratori, grafiche per fasce di età pre-scolari, sviluppando un’offerta di eccellenza che si proietta anche sui mercati internazionali. Un settore dove una nicchia, il segmento quello dei 3-5 anni resta poco conosciuto ma il cui profilo viene delineato da Istat per la prima volta in occasione di questo incontro.
Partecipano: Valentina Mai (Kite edizioni), Paolo Canton (Topipittori) e Miria Savioli (Istat). Introduce: Carlo Gallucci (Carlo Gallucci editore - Piccoli editori AIE).