È soprattutto grazie alla forte crescita dell’audiolibro (in formato digitale ma anche su supporto fisico) se l’editoria statunitense nel 2017 ha registrato un aumento complessivo delle entrate dello 0,4%, con 57,5 milioni di dollari in più rispetto all’anno precedente.
È quanto emerge dai dati pubblicati dall’
Association of American Publishers: il valore delle entrate è passato dai 14,65 miliardi di dollari del 2016 ai 14,70 miliardi dello scorso anno. I valori sono stati calcolati a partire dai
dati di vendita forniti da oltre 1.200 editori in risposta al report dell’Association nell’ambito di StatShot, il programma di analisi del mercato editoriale statunitense.
Le vendite sono aumentate dell'1,5% nel 2017 (7,11 miliardi di dollari), trainate dalla fiction e non fiction che hanno registrato un aumento del 3%. Il settore del libro per bambini e ragazzi e YA ha, invece, subito un calo del 2,1% nelle vendite.
In aumento sia le vendite per l’editoria professionale, tornate a crescere dopo un calo nel 2016 al +8,4%, sia per l’university press, con un +5,3%.
Ma i dati più interessanti del report riguarda i prodotti più venduti e, quindi, preferiti dal consumatore. Per il quinto anno, l’audiolibro digitale si conferma il prodotto e formato con la percentuale di crescita maggiore: + 29,7 % rispetto al 2016. Una crescita costante e con ricavi quasi triplicati rispetto a quelli di cinque anni fa.
È interessante notare come il successo dell’audiolibro investa ancora tutti i formati: sebbene l’audiolibro su supporto fisico non registra una crescita paragonabile a quella del digitale, continua a portare incassi consistenti. Bisogna inoltre considerare che il report dell’Association si basa sui dati forniti dagli editori associati e, quindi, esclude una fetta importante di guadagno che riguarda tutti i servizi di affiliazione e di streaming audio come Scribd oppure i contenuti originali prodotti da piattaforme come Amazon.
Per gli e-book, invece, si conferma il trend negativo degli ultimi due anni, con
un calo delle vendite del 4,7% rispetto al 2016. Percentuale negativa ma significativamente inferiore a quelle registrate nel 2016 e 2015.
Questi dati sono da intendersi parziali. I dati definitivi saranno pubblicati dall'Association of American Publishers nelle prossime settimane.
Laureata in Filologia, mi sono poi specializzata e ho lavorato in comunicazione, approdando infine al Master in Editoria della Fondazione Mondadori. Oggi mi occupo di editoria digitale e accessibilità in Fondazione LIA, e collaboro col Giornale della libreria. Sono interessata a tutto ciò che è comunicazione della cultura, nuovi media, e mi affascinano gli aspetti più pop e innovativi del mondo del libro.
Guarda tutti gli articoli scritti da Denise Nobili