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Mercato

In Islanda il mercato editoriale rappresenta l’1,5% del PIL del Paese

di Antonio Lolli notizia del 22 gennaio 2016

Con meno di 330 mila abitanti e una densità di 3 abitanti per km2, l’Islanda è senza ombra di dubbio uno dei mercati editoriali più piccoli del mondo. Nonostante le sue dimensioni, però il settore librario islandese è particolarmente attivo. Secondo un’indagine realizzata nel 2013 dall’Università di Bifröst, infatti, più del 50% della popolazione legge almeno 8 libri l’anno e più del 93% ne legge almeno uno.
Non stupisce quindi che il mercato editoriale contribuisca in maniera rilevante ai risultati economici complessivi del Paese.
La rivista islandese Viðskiptablaðið ha pubblicato infatti alcuni dati presenti nell’ultimo libro di Ágúst Einarsson, docente di economia all’Università di Bifröst, in cui si osserva che il settore editoriale, comprendente la produzione, stampa, distribuzione e vendita dei libri e degli altri prodotti a stampa, nel 2014 ha rappresentato l’1,5% del prodotto interno lordo del Paese. Il giro di affari del settore è stato pari a 27 miliardi di corone, che corrispondono a poco più di 190 milioni di euro.
La crisi economica ha colpito duramente l’Islanda dal 2008 e il settore editoriale non è stato di certo escluso dai suoi effetti. Grazie però alla sempre viva passione per la lettura degli islandesi, il numero di titoli pubblicati ogni anno ha continuato a crescere. A questo può aver contribuito anche la tradizione, molto radicata nella cultura islandese, di regalare libri il giorno della vigilia di Natale.
Questo ha portato a dare un nome, Jolabokaflod – che in italiano potrebbe essere tradotto con «diluvio di libri natalizio» – al grande aumento di vendite di libri tra settembre e dicembre. Nel 2014 ogni islandese ha comprato in media 2,1 libri da regalare per Natale e ha ricevuto una media di 1,2 libri come regalo per le festività. Anche se la tendenza oggi sembra iniziare a cambiare, solo il 25% dei libri vengono infatti pubblicati nei primi sei mesi dell’anno.
Il settore digitale infine ha registrato negli ultimi anni una leggera crescita, seppur molto lenta. Nel 2014 infatti il fatturato degli e-book ha rappresentato meno dell'1% del mercato editoriale totale.

L'autore: Antonio Lolli

Redattore scientifico iscritto all'ordine degli ingegneri della provincia di Modena. Dopo la laurea in Ingegneria e l’esperienza di ricerca in ambito accademico svolta presso l’Università di Bologna, ho frequentato il master in editoria dell'Università Cattolica di Milano e ho lavorato diversi anni alla redazione del Giornale della libreria. Seguo il mondo editoriale nelle sue diverse sfaccettature, con particolare interesse per il confronto tra le realtà dei diversi Paesi del mondo e per le ultime novità dal punto di vista produttivo e tecnologico.

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