La rapida diffusione dei contagi da coronavirus ha portato a un’emergenza a livello globale sempre più grave, con l’Europa diventata ormai l’epicentro della pandemia. I Paesi europei stanno progressivamente intensificando le misure restrittive per evitare un ulteriore aumento del numero di contagi e di vittime e, sempre nel nostro continente, a oggi i Paesi più colpiti dopo l’Italia sono la Spagna, la Germania e la Francia. Diverse da Paese a Paese sono le politiche attuate per il contenimento e il distanziamento sociale, che prevedono in molti casi la chiusura di scuole, negozi, esercizi commerciali e istituzioni culturali. Questo ha portato i governi a mettere in atto misure d’urgenza per rispondere alla crisi economica generata dal blocco delle attività.
In un recente articolo ci siamo soffermati sugli aiuti stanziati dal ministero della cultura francese: 22 milioni di euro complessivi per il settore della cultura e 5 milioni dedicati espressamente al mondo del libro.
In Germania, la ministra della cultura Monika Grütters ha comunicato nelle scorse ore ad Alexander Skipis, Managing Director della Börsenverein des Deutschen Buchhandels, le misure del governo a sostegno delle imprese. Un vero e proprio pacchetto di salvataggio destinato a tutti i settori economici, compresa l’industria culturale. In questo momento in Germania le scuole sono chiuse (dal 16 marzo) e anche gli esercizi commerciali non essenziali hanno dovuto abbassare le saracinesche, come i ristoranti, i bar, i pub e le discoteche. Chiusi anche i cinema, i teatri e i musei mentre, per quanto riguarda le librerie, la situazione è diversa a seconda del Land. In generale, solo il personale può accedere ai locali delle librerie per la gestione dell’attività, la ricezione e la consegna degli ordini. Non è ammesso invece l’accesso alla libreria al pubblico, a eccezione dei Länder di Berlino e della Sassonia-Anhalt, in cui al momento non è ancora prevista tale limitazione.
Come anticipato, le misure economiche previste dalle autorità tedesche sono indirizzate a tutti i settori e andranno quindi a sostegno anche delle imprese del settore editoriale e creativo, in particolare di piccole e medie dimensioni.
Il governo ha annunciato una manovra da 156 miliardi di euro, di cui circa 50 miliardi saranno destinati ad «aiuti immediati alle piccole aziende». Per i lavoratori autonomi e le imprese con meno di 5 dipendenti è previsto un sussidio di 9 mila euro per i prossimi tre mesi e per le aziende con meno di 10 dipendenti l'aiuto potrà arrivare a 15 mila euro. Secondo le stime sono circa 10 milioni le persone in Germania attive come lavoratori autonomi o all’interno di imprese di piccole dimensioni.
Il governo ha previsto inoltre sostegni alle aziende perché introducano un orario di lavoro ridotto e il ministro delle Finanze Olaf Scholz ha espresso la speranza che gli sgravi messi in atto dal governo possano incentivare i datori di lavoro ad aumentare – o comunque a non abbassare – gli stipendi dei lavoratori. È inoltre prevista la possibilità di richiedere un prestito massimo di 30 mila euro senza che sia verificata la posizione del richiedente. Il prestito però può essere richiesto solo alla propria banca e dovrà essere rimborsato entro dieci anni.
Altre misure riguardano, per esempio, il sostegno economico a coloro che devono prendersi cura dei figli a causa della chiusura delle scuole e che non sono quindi in grado di andare al lavoro, la protezione economica degli affittuari in caso di mancato pagamento del canone di locazione per effetto della crisi e degli artisti in questo momento di grande difficoltà a causa dell’annullamento di eventi e spettacoli in programma.
«Le decisioni annunciate dal governo – ha affermato Alexander Skipis – rappresentano un eccellente primo passo per attenuare i gravi effetti della crisi generata dal coronavirus. Sono molto grato al governo federale e in particolare alla ministra della cultura, che ha combattuto per garantire un adeguato sostegno anche al nostro settore».
Redattore scientifico iscritto all'ordine degli ingegneri della provincia di Modena. Dopo la laurea in Ingegneria e l’esperienza di ricerca in ambito accademico svolta presso l’Università di Bologna, ho frequentato il master in editoria dell'Università Cattolica di Milano e ho lavorato diversi anni alla redazione del Giornale della libreria. Seguo il mondo editoriale nelle sue diverse sfaccettature, con particolare interesse per il confronto tra le realtà dei diversi Paesi del mondo e per le ultime novità dal punto di vista produttivo e tecnologico.
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