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Librerie

L'iniziativa della Libreria dei Ragazzi che allunga la vita ai libri

di Ilaria Costanzo notizia del 27 febbraio 2018

Umberto Eco sosteneva che «Chi non legge a settant’anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5 mila anni». Se è vero che la lettura garantisce all'uomo un’«immortalità all'indietro», è altrettanto vero che l’uomo purtroppo non è in grado di assicurare ai libri una vita molto lunga. Di fronte al cospicuo numero di novità immesse sul mercato, infatti, i limitati spazi fisici delle librerie obbligano queste ultime a un rapido ricambio dei titoli presenti sui propri scaffali, condannando molti libri a un’esistenza spesso assai breve, talvolta anche solo di 2 o 3 mesi.

Ad andare da tempo controtendenza è la Libreria dei Ragazzi di Milano, che dal 2006 organizza ogni anno un’utile operazione di recupero per allungare la vita ai libri. «Tiriamo fuori i fuori catalogo», questo il nome dell’iniziativa giunta alla sua 12° edizione, nata dalle fervide menti dei due storici fondatori della libreria, Roberto Denti e Gianna Vitali, con l’intento di dare una seconda chance a centinaia di opere per bambini e ragazzi andate fuori catalogo, tra cui si annoverano vecchie edizioni non più in commercio e rarità editoriali. Nel corso delle dodici edizioni finora realizzate, ben 6 mila sono stati i titoli riportati in libreria, registrando un vivo e crescente apprezzamento da parte della clientela, attratta dalla particolarità delle proposte e dalle interessanti scontistiche a queste correlate, nonché dalla possibilità di richiedere la bibliografia per prenotare i libri ordinabili da tutto il territorio nazionale. Per l’edizione 2018, inaugurata lo scorso 16 febbraio e con termine fissato al 31 marzo, i titoli selezionati sono stati 500, a fronte degli oltre 4 mila libri per bambini e ragazzi pubblicati ogni anno in Italia (dato riferito all’intera produzione di settore, inclusiva di ristampe e nuove edizioni). A curare anche quest’anno la selezione delle opere è stato Fausto Boccati, che abbiamo incontrato in libreria, dove lavora dal 1988, seguendo l’iniziativa fin dalla sua prima edizione.

 

Quali sono i criteri che vi guidano nella selezione delle opere da riportare sugli scaffali?

Il primo criterio che seguiamo è sicuramente quello qualitativo, improntato quindi sulla scelta di autori che conosciamo bene o di libri che ci colpiscono quando li sfogliamo. Ogni anno infatti ci rechiamo di persona da Stock Libri, il grossista in provincia di Rimini che abbiamo individuato come nostro unico referente per il mercato dei remainders, in quanto preferiamo toccare con mano i titoli presenti, trattandosi spesso di libri tattili o pop-up, per i quali il contatto fisico e l’aspetto visivo sono fondamentali. Tenuto conto dei tempi di spedizione e di riprezzatura, di norma organizziamo il viaggio intorno a metà gennaio, ossia circa un mese prima rispetto all’inizio dell’evento, arrivando lì con le idee già abbastanza chiare. Il grossista provvede infatti a mandarci con adeguato anticipo il proprio catalogo, che costituisce un ottimo punto di partenza, sebbene la scelta avvenga poi sempre in loco.
Il secondo criterio che ci guida nella selezione è la volontà di garantire in libreria una varietà di titoli che possano soddisfare tutte le fasce di età: dai libri tattili di stoffa per i più piccoli, passando per i cartonati, gli albi illustrati e i libri gioco per bambini dai 2 ai 6 anni, fino ad arrivare alle opere di narrativa e di divulgazione storico-scientifica per i ragazzi di 13-14 anni.
In ultimo, pur non essendoci una domanda strutturata da parte della clientela, recepiamo volentieri anche input da parte delle scuole e delle biblioteche con cui siamo in contatto, che riguardano di norma non singoli titoli, bensì un genere o un particolare tipo di libri.

 

Che tipo di evoluzione ha avuto l'organizzazione dell’iniziativa dal 2006 ad oggi e quali sono gli aspetti più rilevanti dell'edizione attualmente in corso?

Il lavoro è sicuramente cambiato negli anni. All’inizio non c’era un mercato ben organizzato, per cui avevamo molteplici interlocutori con cui relazionarci e il lavoro di ricerca risultava più complesso da gestire. Contattavamo infatti diversi grossisti nonché i singoli editori per attingere dai magazzini editoriali che spesso ci riservavano belle sorprese. C’era un senso di scoperta e maggiore stupore poiché si trovavano libri inaspettati: da edizioni assai datate ad autentiche rarità. Adesso, invece, avendo individuato un unico referente di fiducia, ben organizzato e preciso nelle consegne, è possibile fare un lavoro più strutturato e l’organizzazione risulta ovviamente più semplice. Inoltre, essendoci ormai anche una formula di contrattazione tra editori e grossisti, vi è una maggiore prevedibilità in relazione alle opere che troveremo e la gestione è diventata più routinaria.
Ciononostante, l’interesse per l’iniziativa continua a crescere, tanto che da sei anni abbiamo prolungato la durata dell’evento, da un mese – com’era inizialmente – a un mese e mezzo, sempre tra febbraio e marzo. Anche le scontistiche nel tempo hanno subito variazioni: in passato si alternavano titoli a metà prezzo con offerte editoriali al 30%, mentre dall’anno scorso si è deciso di applicare per tutti i fuori catalogo uno sconto del 50%.
L'edizione 2018 sta registrando una grande partecipazione dal suo primo giorno, essendo stata ben pubblicizzata tramite stampa, newsletter e social network. Inoltre si è connotata fin da subito per la presenza di interi cataloghi di editori scoperti per la prima volta quest’anno, come Arka e Lemniscaat, tra cui spiccano Doki, con testo di Roberto Piumini e illustrazioni di Sieb Posthuma, e Il Pallone giallo di Caroline Dematons, uno dei primi silent book pubblicati.

 

Che riscontri avete avuto dalle passate edizioni sia in termini di feedback da parte dei clienti, sia in termini di vendite e quindi di guadagno?

L’iniziativa ha avuto tutti gli anni un ampio successo di pubblico, rappresentando un valido strumento tanto per la fidelizzazione dei nostri clienti, quanto per l’acquisizione di nuovi, agevolata anche dall’avvento dei social media che consentono di dare massima diffusione all’evento mediante un capillare passaparola. Gli effetti di questa doppia funzione risultano evidenti dal clima di attesa che ogni anno si crea in prossimità dell’iniziativa, per cui molte persone ci chiedono di poter visionare la bibliografia dei fuori catalogo prima che inizino le vendite promozionali, così come sempre più frequenti sono gli ordini che riceviamo da tutto il territorio nazionale, che cerchiamo di soddisfare con spedizioni precise e puntuali.
Di norma riusciamo a vendere tutti i titoli selezionati, ma non tutte le copie presenti per ognuno di questi (circa 20), poiché se per un verso ci sono casi in cui si rendono necessari addirittura dei riordini, avendo rapidamente esaurito la totalità delle copie disponibili in libreria, dall’altro ci sono titoli di minor richiamo – come i libri di narrativa per i ragazzi delle scuole medie – per i quali ci rimane spesso una parte invenduta. Ad andare per la maggiore sono invece gli albi illustrati e i cartonati, di cui prendiamo anche fino a 30 copie per ciascun titolo, arrivando ad avere in libreria intorno ai 10 mila volumi.

 

Una tale mole di libri richiede di ripensare l’allestimento degli spazi da destinare temporaneamente all’esposizione dei fuori catalogo. Come vi organizzate in questo senso?

Nel tempo abbiamo trovato la soluzione ideale, in modo che l’offerta risulti al centro dell’attenzione e sia subito visibile fin dall’ingresso. Abbiamo optato per una disposizione dei libri su cubi di legno, tavolini bassi e piccoli scaffali verticali, in quanto riteniamo che un arredamento modulare risulti molto funzionale per poter modificare e riadattare di volta in volta gli spazi a seconda delle esigenze. Generalmente destiniamo circa 100 metri quadrati della libreria all'esposizione dei fuori catalogo, creando così un piccolo negozio nel negozio, che rendiamo ben identificabile mediante l'uso di apposite cartellonistiche. Facciamo in modo di esporre tutti i volumi, senza tenere nulla in magazzino, disponendoli in pigne verticali distese sui piani di appoggio, affinché il colpo d’occhio trasmetta un’idea di abbondanza e il cliente percepisca immediatamente la possibilità di avere tanti titoli a un prezzo molto contenuto, traendone così una sensazione assai piacevole. In tutte le vetrine vengono poi inseriti richiami all’iniziativa in corso e una di queste viene completamente dedicata ai fuori catalogo, esponendo alcune tra le più significative proposte presenti.

 

In prospettiva futura pensate di fare rete con altre librerie per dare all'iniziativa un carattere nazionale?

Al momento ci coordiniamo solo con la nostra sede di Brescia, aperta nel 2010, scegliendo ogni anno di comune accordo i titoli che vogliamo riportare all'attenzione del pubblico, salvo qualche piccola variazione trattandosi comunque di due realtà differenti. A Brescia cura l'evento Germana Paraboschi, che lavora per la Libreria dei Ragazzi dalla sua apertura. Alla possibilità di fare rete con altre librerie finora non ci abbiamo mai pensato, ma non escludo che in futuro si potrebbe cominciare a farlo.

L'autore: Ilaria Costanzo

Laureata in Lettere con specialistica in Editoria e giornalismo, ho lavorato come redattrice per case editrici e periodici. Mi occupo di promozione culturale, collaborando con associazioni ed enti di cultura. Tra i miei interessi, i nuovi trend dell'industria libraria.

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