La consegna di cibo a domicilio è uno dei fenomeni socio economici più evidenti degli ultimi anni, con tutto quanto ne consegue in termini di precarie condizioni salariali e di lavoro. In principio fu JustEat, che per lungo tempo non ha avuto una sua flotta e si occupava semplicemente di centralizzare e gestire gli ordini attraverso una piattaforma online: un connettore tra domanda e offerta.
Poi – senza dimenticare il novero dei servizi meno iconici: dalla start up milanese Foodinho (oggi di Glovo) a quella romana Moovenda, dall’infausta parabola di Foodora a Uber Eats, nata dal desiderio di differenziare il business dell’omonimo servizio di automobili con conducente; fino a Foorban e alla sua cucina (le
dark kitchen sono una delle più promettenti evoluzioni all’orizzonte, nell’ambito del
food delivery) –
il mercato di settore si è polarizzato essenzialmente attorno a due competitor di punta. Deliveroo e Glovo.
Quest’ultimo, in particolare, si distingue per una caratteristica non di poco conto. Nato nel 2014 a Barcellona, pur avendo un focus forte sul cibo, è di fatto un servizio di everything delivery. Il meccanismo è sempre lo stesso: un’app consente all’utente di scegliere tra una lista di negozi presso i quali acquistare articoli da farsi recapitare a domicilio in un tempo piuttosto breve (nell’ordine dei trenta minuti). Ogni negozio ha un suo profilo con il dettaglio degli articoli in vendita.
Nel caso di Glovo, però, non si tratta di soli ristoranti o fast food, ma anche di supermercati e farmacie, retailer di articoli per bambini e per adulti, fiorai e rivenditori di tante altre categorie merceologiche. A consegnare quanto ordinato sarà uno dei rider della flotta.
Già da qualche tempo tra i negozi presso cui è possibile fare spesa con Glovo era comparsa la Mondadori, con una piccola selezione di libri best e long seller. Oggi l’offerta libraria da farsi recapitare su due ruote cresce significativamente, perché tra i partner di Glovo arriva Feltrinelli. L’accordo, in sperimentazione sulla sola città di Milano, coinvolge i negozi di Duomo e piazza Piemonte e una selezione di un migliaio di titoli tra i quali scegliere, ordinati per categoria: dalle novità ai fumetti, dal professionale al self help, passando per narrativa classica, guide di viaggio e libri per bambini e ragazzi.
Il costo della consegna è di 3,5 euro e gli orari seguono quelli, piuttosto generosi, dei punti vendita. Weekend compresi. Per provare il servizio – o semplicemente per curiosare – basta accedere alla sezione «shopping» dal sito o dall’app di Glovo. La consegna è garantita in 15-25 minuti.
Dal 2010 mi occupo della creazione di contenuti digitali, dal 2015 lo faccio in AIE dove oggi coordino il Giornale della libreria, testata web e periodico in carta. Laureata in Relazioni internazionali e specializzata in Comunicazione pubblica alla Luiss Guido Carli di Roma, ho conseguito il master in Editoria di Unimi, AIE e Fondazione Mondadori. Molti dei miei interessi coincidono con i miei ambiti di ricerca e di lavoro: editoria, libri, podcast, narrazioni su più piattaforme e cultura digitale. La mia cosa preferita è il mare.
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