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Lettura

751 mila lettori persi. In Italia si legge sempre meno?

di Alessandra Rotondo notizia del 10 gennaio 2017

Istat ha rilasciato nei giorni scorsi un’anticipazione dei dati sulla lettura di libri (esclusa sempre quella di e-book) nel 2016. Dopo la leggera crescita avuta l’anno precedente (+1,2%), nel 2016 il numero di lettori è tornato a calare, perdendo il piccolo incremento conquistato. Se nel 2015 la percentuale dei lettori copriva il 42,0% della popolazione residente in Italia con più di 6 anni di età, un anno dopo questa percentuale si attesta al 40,5%, con una perdita di 1,5 punti percentuali. In valori assoluti, 751 mila lettori in meno (-3,1%). Il calo si fa ancora più evidente confrontando i numeri attuali con quelli del 2010. Quell’anno, a leggere era il 46,8% della popolazione con più di 6 anni: tre milioni di lettori in più.

A calare, nel 2016, sono soprattutto i lettori deboli – quelli che leggono da uno a tre titoli l’anno – passando dal 45,5% dell’anno precedente all’attuale 45,1% (circa 440 mila lettori in meno, che diventano più di 1,250 milioni in meno confrontando il dato con quello del 2010). E mentre rimane praticamente identica la percentuale dei medi lettori (40,8%), cresce quella dei lettori forti (che leggono più di dodici libri l’anno), passando dal 13,7% del 2015 al 14,1% del 2016. Sebbene quella dell’accentuazione dell’abitudine della lettura in chi vi è già avvezzo sia una tendenza da osservare (e, più interessante e preoccupante ancora, è che a leggere meno sia chi già leggeva poco), i numeri non invitano a farsi illusioni. Nonostante la percentuale cresca, i lettori forti nel 2016 sono 300 mila in meno rispetto al 2015. E ben 1,224 milioni in meno rispetto al 2010.

Resta da capire, ma in questo i numeri di Istat non ci aiutano, i reali saldi negativi o positivi che otterremmo considerando anche la lettura di e-book e di altri generi e modalità di fruizione (qualcuno ricorda chi erano i «lettori morbidi» e quanto valevano?) che, introdotti dall’evoluzione del concetto stesso di lettura, non rendono facile a chi li pratica riconoscersi nelle domande poste e nelle categorie individuate da Istat.


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L'autore: Alessandra Rotondo

Dal 2010 mi occupo della creazione di contenuti digitali, dal 2015 lo faccio in AIE dove oggi coordino il Giornale della libreria, testata web e periodico in carta. Laureata in Relazioni internazionali e specializzata in Comunicazione pubblica alla Luiss Guido Carli di Roma, ho conseguito il master in Editoria di Unimi, AIE e Fondazione Mondadori. Molti dei miei interessi coincidono con i miei ambiti di ricerca e di lavoro: editoria, libri, podcast, narrazioni su più piattaforme e cultura digitale. La mia cosa preferita è il mare.

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