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Fiere e saloni

Salone della Cultura. A Milano il 18 e 19 gennaio

di Alessandra Rotondo notizia del 8 gennaio 2020

Sabato 18 e domenica 19 gennaio, al Superstudio più di via Tortona, torna per la quarta edizione il Salone della Cultura, crocevia di librai antiquari, collezionisti, editori e appassionati del libro in molte sue forme, significati, «manifestazioni».

«Il Salone – raccontava lo scorso anno Matteo Luteriani, che lo ha ideato e ne cura l’organizzazione generale – nasce dall’idea di unire mondi che non parlano tra loro, pur vivendo l’uno accanto all’altro: quello del libro nuovo, l’editoria classica fatta di novità, presentazioni, nomi più o meno famosi; quello del libro “d’occasione” e quello del libro “superlativo”, con i suoi pezzi rari e preziosi, di pregio ed estremo valore che i grandi librai antiquari commerciano. Da qui l’accordo con ALAI/ILAB [Associazione dei librai antiquari d’Italia/International league of antiqurian bookseller]». E da qui – dalla convergenza d’interessi di un settore, quello librario, che pur poliedrico resta unitario – il patrocinio dell’Associazione Italiana Editori, dato alla manifestazione a partire da quest’edizione.


«Quest’anno – racconta Luteriani – ho deciso di “sottrarre” all’equazione del Salone della Cultura la mia figura per quanto riguarda la direzione artistica, chiedendo di occuparsene ad Armando Torno, tra le maggiori firme del giornalismo culturale in Italia: fondatore, ideatore e direttore della Domenica de “Il Sole 24 Ore”, poi responsabile delle pagine culturali de “Il Corriere della Sera” ed editorialista, nonché saggista. E l’ho fatto non certo per allontanarmi da quest’aspetto, peraltro centrale, della manifestazione. Quanto piuttosto per aprirlo e arricchirlo. E anche per ribadire una necessaria, utile, terzietà del Salone rispetto all’attività di editore che svolgo, con Luni Editrice, da quasi trent’anni».

Nelle ultime edizioni il Salone della Cultura ha totalizzato nel complesso oltre 93 mila visitatori, ospitato 185 editori e più di 500 librai. Quest’anno la manifestazione ribadisce il suo interesse globale per l’universo culturale integrando la parte propriamente espositiva – oltre 500 mila saranno i titoli proposti da librai ed editori, tra i quali molti pezzi rari e imperdibili – con una programmazione di conferenze, mostre, eventi e laboratori.


A inaugurare la quarta edizione, sabato 18 gennaio alle ore 16.00, sarà il dialogo tra il filosofo Umberto Galimberti e Armando Torno – dal titolo La cultura innanzitutto! – cui farà seguito un fitto palinsesto di attività: dalle conferenze alle mostre, che «saranno sette, ricercatissime, pensate una a una. Mostre che potrebbero benissimo stare esposte due mesi in un museo, ma che nel nostro caso dureranno due giorni. Una brevità che serve a potenziarne l’impatto. Il verso d’amore sul Naviglio. Mostra dedicata ad Alda Merini nelle manifestazioni del decennale della scomparsa è per esempio la più completa mai allestita sulla poetessa». Fino ai laboratori, tra gioielli, sculture di carta e parole incise.

Si terrà domenica 19 gennaio, dalle ore 10.30 in Sala Dante, l’incontro organizzato in collaborazione con AIE, dal titolo Una storia infinita. I mercati paralleli del libro: usato, modernariato, antico. A intervenire, moderati ancora da Armando Torno, saranno Silvio Fiechter (Libraccio), Mario Giupponi (ALAI), Giovanni Peresson (AIE) e Filippo Terzi (libraio).

In questi anni accanto al mercato del libro nuovo e del libro antiquario è cresciuto un mercato parallelo dell'usato e dei libri d'occasione che si sono fatti largo nelle librerie, negli store online, ma anche in saloni e fiere. È cresciuto l'interesse del pubblico – non più composto solo da studenti e da universitari – verso la dimensione esplorativa dei «luoghi» in cui cercare questo tipo di prodotti. È cresciuto l'interesse delle librerie, che sempre più di frequente compongono il loro assortimento in un mix di nuovo e usato. È cresciuta, insomma, la dimensione economica del settore. La presentazione di un’indagine condotta sul tema dall'Associazione Italiana Editori diventerà l'occasione per definire i contorni di questo segmento di mercato e del profilo del suo pubblico, e per capire quali competenze professionali deve sviluppare per crescere e specializzarsi.


«Oggi il Salone della Cultura è riuscito in una specie di miracolo, che all’estero ci riconoscono moltissimo ma che qui da noi facciamo ancora fatica a comprendere e a raccontare. È riuscito a fondere – molto più che a giustapporre, come si vede talvolta fare nei poco fortunati esempi delle aree dedicate ai libri antichi all’interno delle fiere generaliste – i mondi del libro nuovo, del libro d’occasione e degli antiquari del libro. E lo ha fatto costruendo un modello di sostenibilità economica che si regge perfettamente sulle sue gambe, senza l’aiuto di nessun contributo pubblico o privato che sia».

I fattori del successo e della crescita? «Siamo attentissimi alla gestione economica e alle risorse» precisa Matteo Luteriani. «Abbiamo poi deciso d’investire seriamente in comunicazione: affidandoci a Mara Vitali e alla sua specifica competenza sugli eventi culturali per quanto concerne l’ufficio stampa; e lasciando la cura dei canali social a una realtà altrettanto specializzata».

Infine, la capacità d’ascolto. «Miglioriamo di anno in anno perché prestiamo attenzione ai suggerimenti, ai reclami, alle annotazioni positive e negative che ci arrivano da espositori, pubblico, relatori… E sempre ne facciamo tesoro quando lavoriamo all’edizione successiva».

L'autore: Alessandra Rotondo

Dal 2010 mi occupo della creazione di contenuti digitali, dal 2015 lo faccio in AIE dove oggi coordino il Giornale della libreria, testata web e periodico in carta. Laureata in Relazioni internazionali e specializzata in Comunicazione pubblica alla Luiss Guido Carli di Roma, ho conseguito il master in Editoria di Unimi, AIE e Fondazione Mondadori. Molti dei miei interessi coincidono con i miei ambiti di ricerca e di lavoro: editoria, libri, podcast, narrazioni su più piattaforme e cultura digitale. La mia cosa preferita è il mare.

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