Il mercato editoriale francese nel 2016 è cresciuto grazie soprattutto al contributo delle vendite dei testi scolastici, a seguito della riforma dei programmi delle scuole primarie. Questa è la prima osservazione che si può fare analizzando i dati definitivi del Syndicat national de l'édition. Il settore infatti ha registrato complessivamente un +4,25% rispetto al 2015, con un fatturato di 2,838 miliardi di euro, di cui 2,706 miliardi ottenuti dalla vendita di libri (sia in formato cartaceo che digitale) e 132 milioni di euro derivanti dalla cessione dei diritti di edizione. Se escludiamo i testi scolastici, però, il fatturato è stato di 2,434 miliardi di euro, pressoché invariato rispetto a quello dell’anno precedente (+0,11%).
Segni «più» per il numero di copie vendute (+4,1%) e per il numero di titoli pubblicati (+8,2%). Si ripetono inoltre alcune tendenze già rilevate nel 2015: cala la tiratura media (-3,6%), in particolare delle novità (-7,1%), mentre continua l’aumento delle vendite di tascabili, che ha portato il segmento a rappresentare il 14,0% del totale del fatturato. L’anno scorso i tascabili hanno registrato un +8,0% a valore e un +5,2% a volume, con un giro d’affari complessivo di 378 milioni di euro.
Il settore bambini e ragazzi rappresenta a valore il 13,5% del totale (con un giro d’affari di 364 milioni di euro), mentre la narrativa, con i suoi 586 milioni di euro di vendite, costituisce il 21,7% del totale.
Si accentua inoltre la crescita del mercato digitale rispetto al 2015. Il giro d’affari del settore nel 2016 è risultato pari a 234,1 milioni di euro, con un incremento del 29,7% rispetto all’anno precedente, grazie soprattutto all’aumento delle vendite nel settore universitario e professionale (+35,9%).
I dati rilevati da Gfk, inoltre, evidenziano come le librerie di primo livello – ovvero quei punti vendita ritenuti strategici dal Centro per il libro francese sia a livello di giro d’affari che per capacità di diffusione del libro – nel 2016 abbiano sofferto in modo più evidente la concorrenza delle librerie online. Il 25,8% delle vendite infatti è realizzato nelle librerie di primo livello (con un -6,7% rispetto al 2015), mentre il 28,7% in quelle di secondo livello (che comprendono anche gli store on line e che segnano un +5,2% rispetto al 2015); il 28,1% delle vendite si concretizza poi in quelle che in Francia si definiscono GSS, ovvero grandi superfici specializzate; infine il 17,4% del giro d’affari del mercato del libro nel 2016 avviene nella GDO.
I primi numeri relativi al periodo gennaio-giugno 2017 mostrano una tendenza al ribasso del mercato del libro. Una tendenza che sembra superata grazie alla performance positiva rilevata nei mesi estivi. A luglio, per esempio, le vendite sono cresciute del 4,5% rispetto allo stesso mese del 2016.
In Francia, infine, la lettura continua a essere un’attività particolarmente diffusa tra la popolazione. Secondo l’ultima indagine, pubblicata a marzo 2017 dal Centre National du Livre e da Ipsos, l’84% dei francesi si dichiara infatti lettore di libri. In forte crescita la lettura di e-book: il 24% delle persone ha letto almeno un e-book nel 2017, con un +5% rispetto al 2015. L’interesse per lettura risulta particolarmente legato al contesto familiare in cui si è cresciuti. Il 20% dei francesi con genitori non lettori, per esempio, è diventato anch’esso non lettore, mentre il 36% dei forti lettori ha genitori amanti della lettura. Se consideriamo il totale della popolazione queste percentuali scendono in misura consistente: il 9% non ha letto alcun libro nei 12 mesi precedenti e il 28% è un forte lettore.
Un confronto tra gli andamenti del mercato e della lettura nei principali Paesi sarà disponibile nell’edizione 2017 del Rapporto sullo stato dell’editoria in Italia, in uscita a ottobre in concomitanza della Fiera internazionale del libro di Francoforte.
Redattore scientifico iscritto all'ordine degli ingegneri della provincia di Modena. Dopo la laurea in Ingegneria e l’esperienza di ricerca in ambito accademico svolta presso l’Università di Bologna, ho frequentato il master in editoria dell'Università Cattolica di Milano e ho lavorato diversi anni alla redazione del Giornale della libreria. Seguo il mondo editoriale nelle sue diverse sfaccettature, con particolare interesse per il confronto tra le realtà dei diversi Paesi del mondo e per le ultime novità dal punto di vista produttivo e tecnologico.
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