
Che la diatriba cartaceo-digitale sia ormai stantia è quasi superfluo dirlo; eppure è una (finta) contrapposizione che continua ad affascinare e a smuovere opinioni. Ci sono grandi cambiamenti in corso, che si potranno giudicare con cognizione di causa solo negli anni a venire: quel che è certo è che, perlomeno negli ultimi tempi, i dati indicano un certo rallentamento del mercato per quanto riguarda gli e-book e
un rinnovato interesse (anche da parte delle giovani generazioni) verso il libro cartaceo.
Forse anche per questo un servizio considerato «antiquato» come il
Book of the Month (il nostro
Club degli Editori) sta riprendendo lentamente piede negli Stati Uniti, dopo che l’azienda-madre
Bookspan è stata acquistata da John Lippman nel 2012 con il preciso intento di rinnovare tutta la struttura – che negli anni si è sviluppata, andando a formare quattordici diversi «book club» – e il servizio stesso, di modo da
riavvicinarsi in particolare ai nuovi lettori digitali, rendendo nuovamente contemporanea (e appetibile) un’attività che festeggia novant’anni proprio nel 2016.
Viene così abbandonato il catalogo cartaceo (ancora spedito per posta), sostituito da un
sito molto più moderno e funzionale. La scelta del titolo da farsi spedire avviene on line, partendo da cinque titoli proposti all’inizio del mese dai giudici del Club – personalità del mondo letterario che si alternano di mese in mese – che curano la selezione a partire dalle centinaia di proposte (a loro volta già vagliata dagli editor del Club) da parte delle case editrici. Da ottobre esiste anche la figura del
«giudice ospite», una persona diversa ogni mese; si tratta solitamente di celebrità con la passione per la lettura, come Whoopi Goldberg (giudice onorario per dicembre), che aiutano con la loro popolarità a richiamare l’attenzione dei potenziali lettori-clienti.
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Laureata in Lettere moderne (con indirizzo critico-editoriale), ho frequentato il Master in editoria. Mi interessa la «vita segreta» che precede la pubblicazione di un libro – di carta o digitale – e mi incuriosiscono le nuove forme di narrazione, le dinamiche delle nicchie editoriali e il mondo dei blog (in particolare quelli letterari).
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