Il 65,8% degli spagnoli di età superiore ai 14 anni ha letto un libro «almeno una volta al trimestre nel 2017», con una crescita del 2,8% rispetto al 2012 (anno a cui risale l’ultima indagine analoga). Un dato che comprende sia la lettura nel tempo libero, che quella a fini di studio o lavoro. Se si considerano soltanto le persone che dichiarano di leggere libri nel tempo libero si registra un aumento inferiore, pari a un +0,6% dal 2012 a oggi, con una percentuale complessiva del 59,7%. In altri termini, il 40,3% degli spagnoli non legge libri «mai o quasi mai» nel tempo libero.
Questi sono alcuni dei dati che emergono dal Barómetro de Hábitos de Lectura y Compra de Libros 2017 elaborato dalla Federación de Gremios de Editores de España, con il patrocinio della Direzione generale delle politiche e delle industrie culturali e del libro del Ministero dell’educazione, della cultura e dello sport spagnolo.
L’indagine prende in esame la lettura dal punto di vista trasversale, considerando le diverse tipologie di formati e di contenuti a disposizione dei lettori. Dal 2012 a oggi si è assistito parallelamente a un calo della lettura di quotidiani e periodici di informazione (74,6% della popolazione 14+ nel 2017 contro il 79,4%), di magazine (41,2%, contro il 47,6%) e di fumetti (9,6% nel 2017 contro il 13,2%). È aumentata – come è facilmente intuibile – la lettura su blog e forum online (49,5% nel 2017 contro il 46,9% nel 2012). Le donne leggono soprattutto libri e riviste, mentre gli uomini più quotidiani, fumetti e blog online.
Come avviene nella maggior parte dei Paesi, la lettura di libri è più diffusa tra le donne: 67,9% contro il 63,6% degli uomini. Percentuali che diventano rispettivamente il 64,9% e il 54,4% se si considera unicamente la lettura nel tempo libero. La differenza nelle abitudini di lettura tra donne e uomini è più marcata nella fascia di età 45-54 anni, in cui le donne che leggono libri per svago sono il 73,1% mentre gli uomini il 51,8%. Nella fascia 14-24 anni invece la differenza tra i tassi di lettura di donne e uomini è minima: 72,3% per le donne, contro il 69,3% degli uomini.
Il livello di istruzione influisce sensibilmente sulle abitudini di lettura, ma negli ultimi cinque anni si sono registrati alcuni cambiamenti. Si dichiara lettore l’80,7% della popolazione laureata: una percentuale ben superiore alla media, ma in calo rispetto al 2012, quando era l’84,2%. Dall’altro lato si è assistito a un incremento della lettura nelle fasce caratterizzate da più bassi livelli di istruzione.
La lettura nel tempo libero è più diffusa a Madrid (71,4% della popolazione), in Navarra (65,1%) e nei Paesi Baschi (63,9%), mentre le regioni in cui si legge meno sono quelle meridionali: Andalusia ed Estremadura, oltre alle Isole Canarie.
Il 40,3% dei lettori spagnoli legge libri solo in formato cartaceo, mentre il 19,4% sia in formato cartaceo che digitale. Chi legge in formato digitale è in media un lettore più assiduo: 16,7 libri letti in media all’anno contro gli 11,6 libri del lettore di libri solo cartacei.
Redattore scientifico iscritto all'ordine degli ingegneri della provincia di Modena. Dopo la laurea in Ingegneria e l’esperienza di ricerca in ambito accademico svolta presso l’Università di Bologna, ho frequentato il master in editoria dell'Università Cattolica di Milano e ho lavorato diversi anni alla redazione del Giornale della libreria. Seguo il mondo editoriale nelle sue diverse sfaccettature, con particolare interesse per il confronto tra le realtà dei diversi Paesi del mondo e per le ultime novità dal punto di vista produttivo e tecnologico.
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