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Fiere e saloni

Partir en livre: un festival a bordo piscina e in riva al mare

di Denise Nobili notizia del 28 novembre 2017

Arrivato alla sua terza edizione, Partir en livre è un case history interessante di festival del libro diffuso sul territorio. Interessante lo è innanzitutto per il successo che è riuscito a incassare fin dalla sua prima edizione, ma anche per la crescita enorme che è riuscito ad avere in così pochi anni. Una crescita non solo degli eventi e del numero di persone che vi hanno partecipato in tutta la Francia, ma anche del numero di volontari e di strutture che hanno deciso di arruolarsi tra le file del festival per aiutare a organizzare qualcosa che includesse sempre più zone e sempre più eventi sparsi. Tra gli organizzatori dell’edizione 2017 spiccano le biblioteche e mediateche (circa 600, il 64% delle strutture coinvolte), ma ci sono anche librerie, musei, editori e fondazioni.  

Partir en livre nasce nel 2015 dalla collaborazione tra il Centre nazional du livre e del Salone del libro e dell’editoria per l’infanzia del dipartimento della Senna-Saint Denis, che hanno da poco diffuso un bilancio complessivo dell’edizione di quest’anno. Un festival che si posiziona in un periodo insolito rispetto ad altri festival dedicati al libro: d’estate, perché il pubblico a cui vuole principalmente rivolgersi è quello dei piccoli lettori, che possono partecipare a diversi eventi sul territorio con le loro famiglie in un clima rilassato e festivo.

La promozione della lettura si accompagna così a un’idea di gioco e festa, in tutti i luoghi di «pubblica lettura», non solo canonici come biblioteche e librerie: è questa la vera novità dell’ultima edizione, un incremento di eventi organizzati in luoghi associati alle vacanze estive. Piscine, bagni e lidi soprattutto (933 strutture, il 24%, rispetto alle ai 185 del 2016), parchi e giardini pubblici (14%), spiagge (6%), campeggi (4%, quasi assenti nel 2016). Location tipicamente estive, che si accompagnano a luoghi inediti: uno skate-park, un tendone da circo, uno zoo, delle chiatte fluviali, delle roulotte, un trenino turistico.

Ma anche le attività e gli eventi (oltre 4 mila) hanno mostrato una capacità di diversificazione importante quando si vuole far passare l’idea di lettura come momento di svago. Alle letture pubbliche, quindi, si sono affiancati oltre 800 laboratori pratici anche di scrittura, oltre 500 concorsi, sfide e momenti di gioco di gruppo, oltre a spettacoli e performance, incontri con autori e illustratori e 140 eventi coi livres à la plage, in cui i libri sono diventati protagonisti in spiaggia. Ciò che più andrebbe studiato di Partir en livre è la creatività degli organizzatori che hanno deciso di provare ad azzardare con accostamenti insoliti, ampliando il format del festival del libro ad attività che coinvolgessero ogni tipo di pubblico: juke-box poetici, concerti disegnati, graffiti dal vero, creazione di corti in stop motion, giochi sulla traduzione, laboratori di fotografia e di radio.

Un’organizzazione che non tralascia nessun aspetto, e che tiene in alta considerazione la necessità di una buona campagna di comunicazione per poter crescere e svilupparsi in tutta Francia, anche arrivando in zone e regioni del Paese che ancora non sono state raggiunte dalle edizioni precedenti. Il successo di Partir en livre si è riflesso anche sul web, in primo luogo attraverso il passaparola dei partecipanti che segue sempre le iniziative fatte bene. Ma soprattutto con la creazione di un pubblico interessato a rimanere in contatto con le prossime edizioni: non è un caso che i vari canali social del festival hanno quasi raddoppiato rispetto al 2016 il numero di follower e l’interazione coi post. Un pubblico sempre coinvolto in prima persona e invitato a condividere la propria esperienza: l’hashtag #partirenlivre ha registrato una crescita del 58% sul solo Instagram, mentre la condivisione e la visualizzazione di post del festival su Twitter sono cresciute del 100%.

Un festival del libro il cui successo si potrebbe replicare anche in altri Paesi, riprendendone sia la collocazione estiva sia il format degli eventi anche se adattato alle specificità locali.

L'autore: Denise Nobili

Laureata in Filologia, mi sono poi specializzata e ho lavorato in comunicazione, approdando infine al Master in Editoria della Fondazione Mondadori. Oggi mi occupo di editoria digitale e accessibilità in Fondazione LIA, e collaboro col Giornale della libreria. Sono interessata a tutto ciò che è comunicazione della cultura, nuovi media, e mi affascinano gli aspetti più pop e innovativi del mondo del libro.

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