L’edizione 2017 è stata la seconda. Il bando, aperto a tutte le case editrici, prevedeva una selezione di venti testi, pubblicati tra aprile 2016 e marzo 2017, una successiva rosa di 13 e una cinquina di finalisti. I testi, letti e valutati dai ventisei studenti del Master, sono stati votati per la cinquina anche da sei studenti del Master dell’anno precedente, dalla direzione del Master e del coordinamento del Premio (due voti), e dai librai indipendenti durante la manifestazione Letti di notte (cinque voti).
La giuria ha deciso di premiare la radicale originalità del testo: una raccolta di nove racconti paradossali accomunati dai tratti dell’assurdo e del grottesco. «Walter Comoglio ci presenta una folle miscellanea di personaggi e situazioni: dal gruppo paramilitare di monaci impiegati in un’imprecisata guerra santa ai due individui che aprono una pescheria in cui è impossibile comprare del pesce, dal cane erudito in fuga dalla società – umana e animale – alla band tedesca che suona esseri umani come strumenti musicali» dice la motivazione di accompagnamento alla decisione. La giuria ha inoltre voluto premiare la scelta del genere racconto, spesso sottovalutato dal nostro mercato editoriale.
Il Premio Opera Prima riserva, poi, una menzione speciale per il libro che si distingua, oltre che per il valore letterario, per una particolare e attenta cura editoriale, che comprende l’editing, la stesura dei paratesti e la scelta della copertina, la grafica e l’impaginazione. La
Menzione speciale per la cura editoriale, quest’anno, è stata assegnata a
Medusa di Luca Bernardi, edito da
tunué nel 2016. «In un mercato editoriale sempre più caratterizzato dalla ripetizione di formule consolidate, Medusa – come tutta la collana Romanzi curata da Vanni Santoni per la casa editrice tunué – rappresenta un ottimo caso di editoria indipendente e coraggiosa, che
esprime in modo appassionato e riconoscibile la volontà di raccontare il proprio tempo. […] Oltre alle spiccate qualità stilistiche e letterarie, Medusa mostra tutti i pregi di una minuziosa e attenta cura editoriale. Ci sembra infatti che tunué abbia saputo lavorare questo testo così particolare con gli strumenti giusti,
riconoscendo e rispettando la voce dell’autore, così insolita e insieme rappresentativa della nostra generazione, e aiutandola a trovare una forma coerente con la sua originalità» si legge a motivazione della scelta.
La premiazione si è svolta
alla presenza dei sei scrittori finalisti e dei loro editori, oltre a Walter Comoglio e Luca Bernardi: Arturo Belluardo (
Minchia di mare, Elliot, Roma 2017), Valerio Callieri (
Teorema dell’incompletezza, Feltrinelli, Milano 2017), Roberto Livi (
La terra si muove, Marcos y Marcos, Milano 2017) e Marta Zura-Puntaroni (
Grande Era Onirica, minimum fax, Roma 2017). Il libraio Luca Santini della libreria itinerante
Librisottocasa ha dato a tutti la possibilità di sfogliare e acquistare i libri dei sei finalisti. Per entrambi i libri premiati, la giuria del Master ha inteso
sottolineare e valorizzare il lavoro di ricerca delle piccole case editrici indipendenti e contribuire alla scoperta e alla visibilità di nuovi talenti.
Anche quest’anno i vincitori saranno ospitati in autunno dall’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles per presentare i libri vincitori, in un’ottica di internazionalizzazione dell’editoria italiana che ha caratterizzato quest’esperienza fin dalla prima edizione.
Dal 2010 mi occupo della creazione di contenuti digitali, dal 2015 lo faccio in AIE dove oggi coordino il Giornale della libreria, testata web e periodico in carta. Laureata in Relazioni internazionali e specializzata in Comunicazione pubblica alla Luiss Guido Carli di Roma, ho conseguito il master in Editoria di Unimi, AIE e Fondazione Mondadori. Molti dei miei interessi coincidono con i miei ambiti di ricerca e di lavoro: editoria, libri, podcast, narrazioni su più piattaforme e cultura digitale. La mia cosa preferita è il mare.
Guarda tutti gli articoli scritti da Alessandra Rotondo