Con la New York Public Library i romanzi diventano stories
Per reagire all’impetuosa crescita di Snapchat – il social network che ha sdoganato nelle nostre routine digitali la condivisione e la fruizione di contenuti evanescenti – un paio di anni fa Instagram ha lanciato le sue stories.
L’idea riprende esattamente quella della piattaforma concorrente, permettendo agli iscritti di pubblicare delle immagini e dei video che sarebbero stati eliminati automaticamente dopo 24 ore. E incontra un grande successo, sia come strumento di «racconto digitale» per gli utenti che, ben presto, come leva di marketing per i brand.
Qualche giorno fa la New York Public Library ha dimostrato che le Instagram stories possono essere usate anche per raccontare i libri. Anzi, precisamente per farli leggere. L’account della biblioteca, @nypl, ha infatti presentato Insta Novels: un progetto dedicato alla realizzazione e alla condivisione di stories letterarie che prendono le mosse dai romanzi e dalle novelle della letteratura internazionale, interpretati visivamente da artisti e designer.
Insta Novels inaugura la propria serie con Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll, le cui pagine (i testi sono integrali e ciascuna corrisponde a una «diapositiva» della story) sono accompagnate dalle illustrazioni realizzate dal designer Magoz. Tra i prossimi romanzi che verranno lanciati sono stati già annunciati il racconto The yellow wallpaper di Charlotte Perkins (con l’apparato illustrativo della compagnia di design Buck) e La metamorfosi di Franz Kafka, affiancato ai disegni di César Pelizer.
Il progetto, realizzato in collaborazione con l’agenzia creativa Mother New York, ha intenzione di permettere ai follower di leggere libri direttamente attraverso il social network, arricchendo l’esperienza di lettura attraverso disegni, video, elementi grafici e possibilità d’interazione.
Pur spaziando rispetto al genere, alla nazionalità, all’epoca, i romanzi che popoleranno le Insta Novels sono accomunati da una importante caratteristica: si tratta di storie che, per loro natura, risultano particolarmente adatte a un’interpretazione in chiave visiva e ben si prestano a essere oggetto di incursioni artistiche da più fronti. «Non è un caso che uno dei romanzi scelti sia La metamorfosi» spiega Carrie Welch, responsabile delle relazioni esterne della New York Public Library. «Vogliamo trasformare sia il modo in cui le persone si approcciano a Instagram che quello in cui accedono ai classici della letteratura». Sottraendo i contenuti al vincolo temporale delle 24 ore di visibilità, la Public Library salverà ogni Insta Novels tra i contenuti in evidenza del proprio profilo Instagram, creando così una biblioteca digitale alla quale i follower potranno accedere in qualsiasi momento.
Dal 2010 mi occupo della creazione di contenuti digitali, dal 2015 lo faccio in AIE dove oggi sono responsabile del contenuto editoriale del Giornale della Libreria, testata web e periodico in carta. Laureata in Relazioni internazionali e specializzata in Comunicazione pubblica alla Luiss Guido Carli di Roma, ho conseguito il master in Editoria di Unimi, AIE e Fondazione Mondadori. Molti dei miei interessi coincidono con i miei ambiti di ricerca e di lavoro: editoria, libri, podcast, narrazioni su più piattaforme e cultura digitale. La mia cosa preferita è il mare.