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Mercato

Francia e Germania. Crollo delle vendite di libri a causa dell’emergenza coronavirus

di Antonio Lolli notizia del 2 aprile 2020

L’emergenza coronavirus si sta diffondendo in modo sempre più rapido a livello internazionale, in particolare in questo momento nei Paesi europei, in Nord America e in Asia, causando un numero crescente di vittime e di contagi e gravi danni dal punto di vista economico.

I governi hanno messo in atto misure di contenimento e distanziamento sociale, che prevedono in molti casi la chiusura della maggior parte delle attività, tra cui scuole, negozi, esercizi commerciali e istituzioni culturali. Una situazione che ha portato alla necessità di introdurre piani e stanziamenti d’urgenza per rispondere alla crisi economica generata dal blocco delle attività (qui il focus sulle misure adottate in Francia e qui quello relativo alla Germania).
Appare comunque evidente come questa emergenza stia impattando in modo particolarmente violento anche sul settore editoriale nei Paesi colpiti dall’epidemia.

In Italia, la prima rilevazione l’Osservatorio Covid-19, avviato dall’Associazione Italiana Editori per monitorare i danni arrecati alle imprese editoriali e alla filiera, stima che a fine 2020 si avranno 18.600 opere pubblicate in meno, 39,3 milioni di copie in meno stampate e confezionate e 2.500 titoli in meno tradotti. E la seconda rilevazione evidenzia un ulteriore peggioramento della situazione, con effetti a cascata sulle varie articolazioni della filiera.
Ma non va meglio negli altri Paesi europei.

In Francia a oggi le librerie sono chiuse e solo alcuni canali di vendita sono in attività (in particolare la Gdo e gli store online).
Che la situazione sia particolarmente delicata emerge dai dati di Gfk relativi alla prima settimana di lockdown (16-22 marzo). In questo periodo le vendite di libri a copie sono diminuite del 59% rispetto alla settimana precedente (9-15 marzo) e del 54% rispetto alla corrispondente settimana del 2019.
Dall’analisi dei 20 best seller della settimana si evidenzia – ma era facilmente prevedibile – come sia il tascabile il formato «cartaceo» di maggior successo del periodo: 14 titoli su 20 sono proprio versioni tascabili di titoli soprattutto di autore francese, con al numero uno La vie secrète des écrivains di Guillaume Musso, che era al terzo posto della classifica generale dei best seller del 2019.

Un’indagine realizzata da «Livres Hebdo» ed Electre Data Services mostra che nel periodo 18-27 marzo gli editori francesi hanno posticipato la pubblicazione di 5.236 novità o nuove edizioni inizialmente previste per questa primavera. Di questi, 2.738 titoli sono stati rinviati a data da destinarsi (il 52% del totale) mentre la pubblicazione dei restanti 2.498 titoli è stata posticipata nei prossimi mesi. In particolare, 1.068 titoli sono stati riprogrammati per essere pubblicati a maggio (il 47,7%), 572 a giugno (il 22,9%), 233 a luglio (il 9,3%), 230 ad agosto (il 9,2%), 205 a settembre (l’8,2%), 123 tra ottobre e dicembre (il 4,9%) e 68 al prossimo anno (il 2,7%).
E tra i titoli posticipati troviamo soprattutto libri per bambini e ragazzi, romanzi e fumetti, con rispettivamente una percentuale sul totale del 17,9%, del 12,3% e il 10,4%. Queste tre categorie considerate insieme rappresentano il 40,6% dei titoli di cui è stata riprogrammata la pubblicazione.


In Germania le scuole sono chiuse dal 16 marzo e anche gli esercizi commerciali non essenziali hanno dovuto abbassare le saracinesche, come i ristoranti, i bar, i pub e le discoteche. Chiusi anche i cinema, i teatri e i musei mentre, per quanto riguarda le librerie, la situazione è diversa a seconda del Land. In generale le librerie cono chiuse al pubblico in buona parte del Paese almeno fino a Pasqua, a eccezione dei Länder di Berlino e della Sassonia-Anhalt, in cui al momento non è ancora prevista tale limitazione.
Amazon inoltre, almeno fino al 5 aprile, concentrerà la distribuzione In Germania solo sui beni considerati di prima necessità, tra i quali al momento non figurano i libri. Per questi motivi, le perdite per il settore sono molto ingenti: la casa editrice Bonnier Media per esempio ha stimato un calo delle vendite dell'80%. Anche in Germania, diversi editori hanno annunciato rinvii della pubblicazione di titoli previsti per queste settimane e questo porterà a una drastica riduzione del numero di libri pubblicati nel 2020, anche se non sono ancora disponibili stime da questo punto di vista. Diverse case editrici hanno infatti già annunciato che molti titoli previsti in autunno saranno pubblicati non prima della primavera del prossimo anno.


Immagine di sfondo: la vetrina di una libreria di Colonia, Germania.

L'autore: Antonio Lolli

Redattore scientifico iscritto all'ordine degli ingegneri della provincia di Modena. Dopo la laurea in Ingegneria e l’esperienza di ricerca in ambito accademico svolta presso l’Università di Bologna, ho frequentato il master in editoria dell'Università Cattolica di Milano e ho lavorato diversi anni alla redazione del Giornale della libreria. Seguo il mondo editoriale nelle sue diverse sfaccettature, con particolare interesse per il confronto tra le realtà dei diversi Paesi del mondo e per le ultime novità dal punto di vista produttivo e tecnologico.

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