La fase progettuale della legge finanziaria rappresenta sempre l’occasione per puntare a un incremento del budget dedicato a questo o a quel ministero. Certo, le somme si tirano poi in parlamento con l’approvazione della legge di stabilità, che restituisce una misura reale degli effettivi incrementi o decrementi.
I finanziamenti stanziati per alcuni programmi sono addirittura lievemente diminuiti. Per esempio, quello a supporto della ricerca (da 120 a 112 milioni di euro), quello per la stampa e i media (da 294 a 285) e anche quello dedicato ai libri e alle industrie culturali (da 277 a 271).
Sul versante degli obiettivi, quelli da raggiungere con il sostegno del budget cultura 2018 sono ampi e articolati. In primo luogo, la garanzia di un accesso quanto più capillare possibile alla vita culturale, considerata come presupposto di coesione sociale e maggior dinamismo economico. Poi il rinsaldamento dell’Europa, la conoscenza e l’approfondimento della lingua francese e l’azione culturale internazionale; il sostegno agli artisti e alla loro opera e la tutela della diversità culturale. Ma anche il rafforzamento del modello democratico basato sull’indipendenza, il pluralismo dei media e la qualità del servizio pubblico d’informazione.
Tra le azioni che saranno messe in atto, il pass cultura, sul quale il presidente Emmanuel Macron aveva puntato molto
già in campagna elettorale, che conferirà a ogni diciottenne un bonus da 500 euro
per l’accesso ad attività culturali a scelta: musei, teatri, cinema, concerti, libri, musica. L’estensione dell’orario di apertura delle biblioteche di pubblica lettura, con un budget stanziato di più di
80 milioni di euro. Un più importante inserimento del libro e della lettura nei
percorsi d’istruzione e formazione (il programma è stato finanziato con 18 milioni di euro). Un rafforzamento del programma d’investimento, avviato nel 2017, per soddisfare le esigenze di conservazione e l'accessibilità degli
archivi pubblici nazionali, il cui budget sarà incrementato di 6,5 milioni di euro.
A subire una riduzione del 2,8%, invece, saranno gli stanziamenti operativi per la Bibliothèque nationale de France. Una flessione che, promette la ministra, sarà sostanzialmente compensata da una riduzione d’imposta, confermando un budget da 24 milioni di euro.
Dal 2010 mi occupo della creazione di contenuti digitali, dal 2015 lo faccio in AIE dove oggi coordino il Giornale della libreria, testata web e periodico in carta. Laureata in Relazioni internazionali e specializzata in Comunicazione pubblica alla Luiss Guido Carli di Roma, ho conseguito il master in Editoria di Unimi, AIE e Fondazione Mondadori. Molti dei miei interessi coincidono con i miei ambiti di ricerca e di lavoro: editoria, libri, podcast, narrazioni su più piattaforme e cultura digitale. La mia cosa preferita è il mare.
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