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Innovazione

Come trasformare l’editoria delle Istituzioni: anche il caso della Fondazione LIA come best practice internazionale per l’accessibilità

di Cristina Mussinelli notizia del 20 luglio 2015

Il 29 giugno a Bruxelles si è tenuta una giornata di approfondimento organizzata dall’International Digital Publishing Forum (Idpf) in collaborazione con Opoce, l’organismo interistituzionale responsabile dell’edizione delle pubblicazioni delle istituzioni dell’Unione europea.
L’evento, appositamente progettato su richiesta delle istituzioni europee, ha fornito un quadro organico dell’evoluzione tecnologica e degli standard per l’editoria, dando ai partecipanti l’occasione di discutere sulle trasformazioni in atto che coinvolgono anche gli editori istituzionali e di condividere con altre organizzazioni esperienze simili e best practice. Gli obiettivi sono stati raggiunti: l’evento infatti ha visto la partecipazione di più di 70 iscritti, provenienti da una vasta gamma di istituzioni che operano in tutta Europa, oltre che di organizzazioni come l’Ompi e la Banca Mondiale.
Dopo i saluti di Harolds Celms, direttore di Opoce, si è potuto assistere alla presentazione di Markus Gylling (Chief Technical Officer di Idpf e Daisy), che ha tracciato l'evoluzione dell'editoria digitale attraverso tre fasi: replica delle versioni cartacee, dominata dal Postscrip negli anni 1980 e dal Pdf negli anni 1990; fase di adattamento dei contenuti ai diversi dispositivi, in cui è stato introdotto il concetto di reflow, con l’avvento dell’Epub 2 negli anni 2000 e dell’Epub 3 a inizio del 2010; nuova fase attuale in cui l’attenzione si concentra sempre più sui bisogni degli utenti, che diventano partecipanti attivi. Adattabilità e centralità dell’utente sono i pilastri fondamentali su cui i poggiano oggi le attività dell’Idpf, della Readium Foundation e gli sforzi congiunti di Idpf e W3C per la creazione di una piattaforma web condivisa e basata su standard aperti.
A seguire le tre sessioni tematiche:
 

• processi produttivi e nuovi strumenti per l’editoria del futuro;
• discoverability: una sfida fondamentale per gli editori istituzionali;
• nuove opportunità offerte dalla rivoluzione digitale per la creazione di pubblicazioni accessibili alle persone con disabilità.

La prima, moderata da Patricia Ruggiu, responsabile editoriale dell'Ufficio delle pubblicazioni dell'Unione europea, ha visto gli interventi di:
Edyta Posel-Czescik (Responsabile della produzione di Opoce) che ha descritto il loro impegno nel ricercare e sperimentare strumenti e tecnologie basate sui flussi Xml, che possano rispondere alla loro esigenza di produrre contemporaneamente in tutte le 23 lingue dell'Ue le diverse pubblicazioni.
Melanie Lauckner (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha poi descritto il flusso XML-first, adottato per tutte le loro pubblicazioni, che permette poi loro di generare i formati Pdf, Html, Daisy, Epub necessari per la creazione delle diverse versioni cartacee e digitali.
Bill Kasdorf (Vicepresidente Apex e membro del Board dell’Idpf) ha sottolineato l’importanza dell’adozione degli standard per creare un ecosistema interoperabile evidenziando come il futuro si baserà sempre più su una integrazione tra l’Epub, standard adeguato per la pubblicazione offline e per l’archiviazione, e gli standard Web per l'uso online.
Nella seconda sessione, moderata da Markus Gylling, si è affrontato il tema, sempre più rilevante, di come rendere maggiormente visibili e reperibili le pubblicazioni istituzionali ai diversi pubblici di riferimento, sfruttando le potenzialità offerte del web e dalle tecnologie connesse.
Carlos Rossel, responsabile editoriale della Banca Mondiale, ha evidenziato come la politica di pubblicazione in modalità Open Access abbia prodotto un notevole incremento nell'utilizzo delle loro pubblicazioni, aumentando anche l’accesso ai servizi aggiuntivi in abbonamento. Secondo una recente indagine interna l'87% degli intervistati ha dichiarato una maggiore propensione nell’utilizzare le pubblicazioni e soprattutto il 75% le ha condivise con altri, incrementando moltissimo la visibilità e la conoscenza dei dati e delle informazioni prodotte.
Nienke van Schaverbeke (Europeana e The European Library) ha descritto le iniziative in atto per raccogliere e armonizzare i metadati da centinaia di istituzioni culturali in tutta l'Ue.
François Barnaud, (responsabile marketing di Ocse) ha descritto come l'Ocse abbia sviluppato strumenti sofisticati che consentono agli utenti – siano essi ricercatori nel campo dell’economia sia studenti dei diversi livello scolastici – di interrogare, visualizzare e analizzare i dati economici pubblicati nelle loro banche dati. L’attenzione editoriale si è spostata dalla pubblicazione di libri alla pubblicazione di contenuti resi disponibili sia singolarmente sia in varie forme di combinazione, portando anche in questo caso a un incremento notevolissimo della loro consultazione e utilizzo.
L’ultima sessione moderata da Harolds Celms si è concentrata sulla crescente necessità per chi produce pubblicazioni istituzionali di renderle disponibili a tutti i cittadini indipendentemente dalle loro diverse abilità, includendo così anche tutti i cittadini europei (secondo stime recenti tra gli 80-100.000.000 di persone) con qualche forma di disabilità.
Luc Schwartz (Fundamental Rights Agency - Fra) and Hedda Brasoveanu, (Opoce) hanno evidenziato il crescente ruolo delle infografiche nelle pubblicazioni istituzionali per trasmettere informazioni complesse in modo chiaro e hanno descritto le sfide che stanno affrontando per renderle accessibili agli utenti con disabilità visive utilizzando descrizioni alternative leggibili con le tecnologie assistite. Schwartz ha poi sottolineato che sempre più la questione dell'accessibilità si sta muovendo da un approccio medico-centrico a un approccio centrato sui rispetto dei diritti umani.
Cristina Mussinelli (Segretario generale della Fondazione LIA e membro del Board dell’Idpf) ha presentato il caso del progetto LIA descrivendo come, grazie alla stretta collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi, sfruttando le potenzialità offerte dallo standard Epub, integrando le specifiche dell’accessibilità nei processi tradizionali di produzione degli e-book e utilizzando lo specifico set di metadati sull’accessibilità presente nello standard ONIX, sia stato possibile fare in modo che ogni e-book pubblicato e distribuito possa essere accessibile anche alle persone con disabilità visive. Con questo flusso si è potuto creare in breve tempo un catalogo che comprende più 10.000 titoli, che è arricchito ogni mese con l'aggiunta di 400 nuovi e-book.
In chiusura Markus Gylling, ha fornito un quadro dell’evoluzione in atto a livello di Inclusive Publishing tra Daisy, Idpf, e W3C, in cui il presupposto fondamentale è quello messo in atto da LIA. Non si tratta di lavorare dopo la pubblicazione delle opere per la creazione di un formato speciale ma di lavorare sul formato editoriale più diffuso per le pubblicazioni digitali e incorporare in questo le specifiche per l’accessibilità, permettendo così di inserire funzionalità avanzate come ad esempio l’utilizzo con il text-to-speech, la sincronizzazione di video, audio.
Visto il successo dell’iniziativa e l’interesse dei partecipanti, l’impegno degli organizzatori sarà quello di creare altre iniziative di questo genere che permettano di monitorare l’evoluzione del settore e raccogliere nuove best practice.

L'autore: Cristina Mussinelli

Consulente editoriale e consulente Aie per l’editoria digitale. Sono membro del W3C Publishing Steering Committee.
Dal 2014 sono Segretario Generale della Fondazione LIA - www.fondazionelia.org - organizzazione no profit che promuove lo sviluppo della lettura digitale accessibile nel mercato editoriale, offrendo alle persone con disabilità visiva la possibilità di accedere agli stessi titoli di narrativa e saggistica, negli stessi modi e tempi di un qualunque altro lettore, con il sito www.libriitalianiaccessibili.it, dove è disponibile, grazie alla collaborazione di 68 editori, un catalogo di più di 12.000 titoli accessibili, che viene aggiornato periodicamente con le novità.
Lavoro nel settore editoriale dal 1982 e dal 1992 mi occupo di editoria e innovazione tecnologica. Ho un’approfondita conoscenza dell’evoluzione delle tecnologie nel mercato editoriale italiano e internazionale e una pluriennale esperienza nella gestione di progetti editoriali digitali.

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