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Distributori

Kobo, la lettura da un trilione di minuti

di G. Vassi notizia del 8 dicembre 2011

Tra i grandi player internazionali, il retailer di e-book Kobo è quello meno noto ma non per questo il meno interessante. Nato in Canada nel 2009 è stato recentemente acquistato dal colosso dell’e-commerce giapponese Rakuten per 315 milioni di dollari. In questi due anni Kobo è riuscito a costruire una piattaforma che conta più di 2,2 milioni di titoli e che è riuscita, grazie anche a strategie di (social)marketing accattivanti, a guadagnare terreno rispetto agli altri grandi. Tra poco partirà Kobo Pulse, una nuova reading experience basata sulla condivisione di lettura sui social network e sulla «gamification». Altro settore in cui Kobo si è mostrato attivo è stata la promozione della lettura: con Read on Kobo ha promesso di donare 10 milioni di dollari a scuole, gruppi e associazioni a supporto della lettura, al raggiungimento di un trilione di minuti complessivamente spesi sui propri device. I suoi e-reader, Kobo Wi-Fi, Kobo Touch e il nuovissimo tablet Kobo Vox, hanno già venduto più di 5 milioni di esemplari.
Ma qual è la sua caratteristica fondamentale della compagnia ex-canadese? Senza dubbio l’internazionalizzazione. «Crediamo che l’e-reading sia globale e stiamo cercando di espanderci in tutto il mondo. Kobo ha lettori provenienti da oltre 200 paesi e il numero è in crescita», si legge nella pagina di presentazione del sito. In estate Kobo ha aperto i battenti in Germania, ad ottobre ha stretto un accordo con il retailer francese Fnac che commercializzerà i device Kobo in 81 store in Francia e sul sito fnac.com e con la catena di librerie inglese WHSmith. Italia, Spagna e Olanda devono accontentarsi, per ora, solo dell’applicazione e-reading gratuita che permette di navigare, cercare e scaricare e-book dal sito di Kobo direttamente sul proprio smartphone.

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