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Curiosità

Covid-19. Il tempo che passiamo sulle app di Facebook è cresciuto del 70%

di Alessandra Rotondo notizia del 25 marzo 2020

A comunicarlo è la company attraverso il suo sito corporate, con un articolo che spiega l’impatto dell’emergenza sanitaria sui suoi servizi e i suoi bilanci, nonché le misure intraprese per fronteggiarla. A Facebook Inc. fanno capo, oltre all’omonimo social network e alle sue propaggini (come Messenger) anche le popolarissime app Instagram e WhatsApp.

«Man mano che la pandemia si espande e cresce il numero delle persone alle quali è richiesto di restare fisicamente distanti le une dalle altre, aumenta l’utilizzo e il traffico sulle nostre app» si legge su about.fb.com. «Ci è stato chiesto di fornire informazioni su come l’emergenza stia influenzando i nostri servizi: condividiamo i seguenti dati per dare misura e contesto al carico che stiamo gestendo».

In molti dei Paesi più colpiti dal virus, la messaggistica totale sarebbe aumentata di oltre il 50% nell'ultimo mese. Allo stesso modo, nei luoghi più colpiti dal virus sono più che raddoppiate le chiamate video e vocali su Messenger e WhatsApp.

In Italia, nello specifico, il tempo trascorso sulle app di proprietà di Facebook è aumentato del 70% dall’arrivo dell’emergenza sanitaria. La messaggistica totale è cresciuta più del 50%, mentre è aumentato di più del 1.000% il tempo dedicato alle call di gruppo (con tre o più partecipanti) nell’ultimo mese. Per quanto riguarda le visualizzazioni delle dirette Instagram e Facebook Live, entrambe sarebbero invece più che raddoppiate nell’ultima settimana.



La company si sofferma poi a dare anche qualche informazione di massima sugli effetti della crisi sul bilancio di adv e inserzioni pubblicitarie, tra le sue principali voci di entrata. Nonostante l’aumento di traffico coinvolga – oltre alla messaggistica – anche i feed e le stories, Facebook Inc. ritiene che le sue attività siano ugualmente penalizzate dal diffondersi del coronavirus, «come tante altre in tutto il mondo». E che l’aumento di traffico non si traduca in una maggior monetizzazione pubblicitaria: anzi, la company riferisce un indebolimento della vendita di servizi di advertising soprattutto in quei Paesi che stanno provando a contrastare con misure più severe la diffusione del Covid-19.

«Durante questa emergenza stiamo facendo tutto il possibile per mantenere le nostre app veloci, stabili e affidabili» sottolinea l’azienda. «I nostri servizi sono stati costruiti per resistere a picchi eccezionali di traffico, come quelli che si verificano durante eventi come le Olimpiadi o alla vigilia di Capodanno. Tuttavia, i picchi di quel tipo accadono raramente [e prevedibilmente] e abbiamo un sacco di tempo per prepararci. La crescita indotta dall’emergenza coronavirus non ha precedenti. Quasi ogni giorno stiamo stabilendo nuovi record di utilizzo».

L'autore: Alessandra Rotondo

Dal 2010 mi occupo della creazione di contenuti digitali, dal 2015 lo faccio in AIE dove oggi coordino il Giornale della libreria, testata web e periodico in carta. Laureata in Relazioni internazionali e specializzata in Comunicazione pubblica alla Luiss Guido Carli di Roma, ho conseguito il master in Editoria di Unimi, AIE e Fondazione Mondadori. Molti dei miei interessi coincidono con i miei ambiti di ricerca e di lavoro: editoria, libri, podcast, narrazioni su più piattaforme e cultura digitale. La mia cosa preferita è il mare.

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