La «lettura» rappresenterà la sfida centrale per l’industria editoriale nei prossimi decenni. Lo sarà, proprio come lo è stata all’inizio della storia dell’Associazione – di cui è stata celebrata la nascita nel settembre scorso, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella – e della trasformazione industriale del settore. Analfabetismo, prevalenza di parlate dialettali sull’«italiano standard», bassi indici di scolarizzazione, l’assenza in sostanza delle competenze di lettura che ostacolava, 150 anni fa, quando Roma non era ancora la capitale del Paese, la nascita di un mercato linguistico nazionale e, quindi, lo sviluppo di un moderno mercato editoriale.150 anni dopo – in un contesto completamente mutato – il tema si ripropone. Si pone al sistema delle imprese editoriali e alla filiera produttiva e distributiva, e si pone al Paese, perché «lettura» e «capitale umano» sono strettamente intrecciati.